Uomo e donna: dalla contrapposizione alla comunione

Luca Di Tolve • 15 agosto 2025

Una riflessione cristiana su misoginia e misandria


Misoginia e misandria: come guarire la frattura tra uomo e donna alla luce della fede cristiana


Introduzione

Nel dibattito contemporaneo si parla spesso di misoginia, ma raramente si affronta anche la misandria. Entrambe sono espressioni di una crisi più profonda nella relazione tra uomo e donna. Questo articolo esplora come la visione cristiana possa offrire un cammino di riconciliazione, rispetto e comunione, grazie a esempi di vita vissuta e alla riscoperta della reciproca dignità.


Uomo e donna: dalla contrapposizione alla comunione

Una riflessione cristiana su misoginia e misandria

In una società sempre più polarizzata, la relazione tra uomo e donna è segnata da ferite profonde. Due fenomeni opposti ma complementari emergono con forza: la misoginia, cioè l’odio o il disprezzo verso le donne, e la misandria, l’ostilità e la svalutazione nei confronti degli uomini.

Questi atteggiamenti generano sfiducia, isolamento e incomunicabilità. Ma la visione cristiana dell’essere umano propone un’alternativa radicale: la comunione tra i sessi come dono e vocazione.

Che cosa sono la misoginia e la misandria?

La misoginia si manifesta attraverso stereotipi, esclusione, svalutazione del ruolo femminile nella famiglia, nella Chiesa o nel lavoro. È una forma di discriminazione che può essere culturale, religiosa o psicologica.

La misandria, spesso meno riconosciuta, è altrettanto diffusa: si esprime con generalizzazioni negative sugli uomini, con la negazione della figura paterna o con la svalutazione del maschile nella cultura dominante.

In entrambi i casi, siamo di fronte a forme di disumanizzazione, che ledono la dignità della persona e impediscono relazioni autentiche.

La proposta cristiana: reciprocità, dignità, comunione

Il cristianesimo non si limita a condannare la misoginia e la misandria. Propone una visione integrata dell’essere umano, in cui la differenza sessuale non è motivo di conflitto ma fondamento di una comunione feconda.

Gesù ha restituito dignità sia alle donne che agli uomini. Ha parlato pubblicamente con donne escluse, ha affidato loro compiti fondamentali (come l’annuncio della Risurrezione), e ha formato uomini capaci di servire con umiltà e fedeltà.

Esempi cristiani di relazione sana tra uomo e donna

  • Maria e Giuseppe: immagine di complementarità spirituale e missionaria.
  • San Francesco e Santa Chiara: un’amicizia fondata su carismi distinti ma armonici.
  • Luigi e Zelia Martin: genitori e sposi santi, che hanno vissuto la santità nel quotidiano.

Questi esempi mostrano come l’amore cristiano non sia competizione, ma collaborazione.

Riconoscere le ferite, percorrere vie di guarigione

Molte forme di misoginia e misandria nascono da esperienze di dolore, traumi affettivi, o modelli familiari disfunzionali. La fede offre un percorso per sanare queste ferite, attraverso:

  • ascolto interiore
  • cammini di guarigione spirituale e psicologica
  • formazione alla bellezza delle differenze

Solo così è possibile superare la logica dello scontro e ricostruire relazioni sane.

Conclusione: una nuova alleanza tra maschile e femminile

Il mondo ha bisogno di una nuova alleanza tra uomo e donna, fondata sulla stima, sulla verità e sull’amore. La Chiesa ha il compito di educare a una visione relazionale, libera da ideologie e fondata sulla Parola di Dio.

Superare la misoginia e la misandria non è solo una questione sociale, ma una sfida spirituale. È tempo di ricominciare dal cuore, dalla dignità dell’altro, dal progetto di Dio sull’uomo e sulla donna.


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